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mattman
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MessaggioTitolo: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMer Nov 05, 2008 5:26 pm

ragazzi ecco a voi la ricerca sugli indiani ho fatto non la storia ma come vivono ora e come vivevano prima scusa lord se ti ho cambiato idea senza dirti niente comunque la ricerca se non la cambiate l'abbiamo fatta insieme


GLI INDIANI D’AMERICA
Sbagliando, li hanno chiamati Indiani e Pellirosse. Loro si definiscono orgogliosamente e giustamente "I VERI AMERICANI".A chiamarli Indiani fu per primo Cristoforo Colombo che sbarcato il 12 ottobre 1492 su un'isola dei Caraibi, convinto di avere raggiunto le Indie, scrisse sul suo diario:"appena sbarcato sull'isola ho preso molti prigionieri indiani". A definirli Pellirosse fu invece Giovanni Caboto che incontrò i Beothue, che avevano la pelle tinta con ocra rossa per una cerimonia importante.
Agli inizi del secolo XVI,quando giunsero i primi coloni europei, il Nord-America era abitato da circa un milione di Pellerossa raggruppati in 400 tribù e in circa 300 famiglie linguistiche. Nelle fertili regioni orientali vivevano tribù di agricoltori sedentari, come gli Irochesi e i Cherookee; anche le calde terre del sud-ovest erano abitate da popoli di agricoltori, come i Navajo e gli Hopi. Più dure invece le condizioni di vita delle tribù sparse nei deserti dell'ovest dove la principale fonte alimentare era costituita da radici e tuberi; ancora più a ovest le tribù indiane si dedicavano soprattutto alla pesca del salmone e alla caccia, ma il gruppo più numeroso di tribù era nelle grandi praterie dove vivevano Sioux,Cheyenne,Comanche ed altri. Questi indiani nomadi cacciavano negli sterminati spazi della prateria daini,antilopi, ma soprattutto bisonti. Dai bisonti ,infatti gli indiani delle praterie ricavavano quasi tutto il necessario per vivere. Quando i bianchi penetrarono nella regione delle praterie, praticarono una caccia spietata ai bisonti che diminuirono rapidamente di numero e rischiarono di estinguersi. I cacciatori bianchi contribuirono così all'estinzione dei popoli pellerossa che non potevano vivere senza questi animali. Ma lo sterminio dei popoli indiani fu portato a termine soprattutto dagli eserciti americani e inglesi che pur di espandersi all'interno del Nord America cacciarono ingiustamente i nativi americani dalle loro terre e proprietà compiendo veri e propri massacri senza risparmiare donne e bambini. I Pellerossa vennero letteralmente annientati attraverso uno spietato genocidio.Oggi gli indiani non formano più una nazione, non sono più un popolo padrone della terra in cui vive, capace di esprimere una sua cultura e una sua civiltà. Infatti una parte di essi si è integrata completamente nella civiltà bianca, mentre un'altra parte vive in alcune centinaia di riserve sparse nel territorio statunitense e in quello canadese.


DANZA DEL SOLE

Nel periodo della caccia estiva al bisonte la maggior parte delle popolazioni delle pianure organizzava la Danza del Sole, la loro cerimonia più importante. I riti si differenziano a seconda della tribù, ma lo scopo comune era quello di ringraziare il Grande Spirito per l'aiuto ricevuto in passato e pregarlo per i doni futuri.

GUERRA E PACE

Nelle grandi pianure la guerra faceva parte della vita, ma raramente comportava grandi battaglie tra le tribù. Piccole bande di guerrieri compivano incursioni per rubare cavalli o per vendicare un morto, ma sempre per motivi di onore. L'audacia e il coraggio erano tenuti in grande considerazione e le imprese venivano giudicate in base al sistema dei coups : si trattava di impadronirsi di uno scalpo, rubare un cavallo o uccidere un nemico in battaglia. La battaglia fra tribù era una prova del coraggio personale e del potere spirituale e non una lotta per il controllo politico e territoriale condotta da soldati disciplinati. E' noto infatti come il Popolo del Grande Spirito era prevalentemente pacifico.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMer Nov 05, 2008 5:36 pm

se per voi va bn io la prendo da matteo e voi da edy cosi la prof non rompe perche l' avemo fatta in 5
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMar Nov 11, 2008 4:57 pm

raga questo è ciò che ho trovato da wikipedia che si capisce e che il prof non ha detto comunque non penso vada bene così è meglio se la fai tu lord


Struttura del muscolo striato o scheletrico

La fibra muscolare è una cellula polinucleata di forma allungata. È costituita da fasci di miofibrille deputate alla contrazione e al rilassamento del muscolo.
A un esame microscopico si può individuare nelle fibrille diverse zone, bande chiare e bande scure che si ripetono regolarmente. Queste bande sono poi delimitate da due linee sottili, linee Z, costituite da proteine di ancoraggio.
I sarcomeri (così si chiamano queste unità) sono poi costituiti da fasci di filamenti paralleli e alterni di due tipi:

* i filamenti sottili, costituiti da actina, una proteina ad alfa-elica, attorcigliati ad un filamento di una proteina regolatrice, la tropomiosina.
* i filamenti spessi sono invece costituiti principalmente da una proteina globulare, la miosina. La miosina è costituita da sei catene polipeptidiche, di cui due più lunghe, per la presenza di teste globulari.

Quando un muscolo è rilassato, i filamenti sottili e quelli spessi, sono vicini, ma non collegati, mentre durante la fase di contrazione risulteranno collegati.

Struttura del tessuto muscolare liscio involontario

Il tessuto muscolare liscio è principalmente responsabile della muscolatura degli organi interni: le cellule sono fusiformi, il nucleo è centrale, ma i miofilamenti sono disposti in maniera irregolare e per questo motivo non notiamo le striature che caratterizzano il muscolo scheletrico.
Per quanto riguarda l'attività del muscolo liscio notiamo molte differenze rispetto al tessuto analizzato in precedenza:

* contrazione lenta e meno potente ma più prolungata.
* contrazione involontaria: il muscolo può contrarsi per innervazione del sistema nervoso autonomo o sotto stimolo ormonale.
* contrazione che avviene per tutto il muscolo contemporaneamente: questa è la caratteristica più importante del muscolo liscio. Il muscolo si comporta proprio come se si trattasse di un'unica fibra, anche se nella realtà ci sono più fibre che si susseguono l'una all'altra. In questo caso si dice che questo tipo di tessuto si comporta come un sincizio funzionale.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMar Nov 11, 2008 7:42 pm

ecco questa è un po' meglio

I muscoli hanno la capacità di contrrsi generando il movimento del corpo o di sue parti. Costituiti da tessuto muscolare sono avvolti da una membrana elastica che li mantiene in sede durante la contrazione. Vengono distinti in base al tipo di tessuto muscolare che li costituisce in lisci o striati; e in base alla possibilità di controllare volontariamente o meno la contrazione: in volontari o involontari.

I muscoli volontari si chiamano anche scheletrici, perché sono quasi tutti uniti alle ossa per mezzo di cordoni fibrosi, detti tendini; i muscoli volontari costituiscono circa la metà del nostro peso corporeo.

Quando un muscolo viene sollecitato per compiere un movimento si contrae, cioè si accorcia e nello stesso tempo diventa più grosso. Ogni movimento attivo di un muscolo comporta la sua contrazione, ma il muscolo potrà poi rilassarsi, riacquistando la lunghezza originaria, soltanto per azione di un altro muscolo, capace di agire in senso opposto, e perciò detto antagonista.

Ogni articolazione del nostro corpo dispone di coppie di muscoli: flessori ed estensori, che funzionano gli uni al contrario degli altri.

I muscolo hanno bisogno di energia per compiere lavoro, questa energia deriva dalla trasformazione di energia chimica accumulata nelle molecole di una sostanza di fondamentale importanza biologica: l’adenosintrifosfato o ATP e liberata nel corso dei processi della respirazione cellulare.

La forza prodotta da un muscolo dipende dal numero di fibre che vengono stimolate a contrarsi, e non dal grado di contrazione di ogni fibra, motivo per cui il muscolo esercita il massimo sforzo quando tutte le fibre si contraggono.

E’ possibile una gradualità della risposta allo stimolo, in quanto possono contrarsi, in base all’intensità della stimolazione: una, due, tre, tutte le unità motorie, per ognuna delle quali vale però sempre la legge del tutto o nulla. È evidente che un muscolo formato da un elevato numero di unità neuromotrici è in grado di offrire una vastissima gamma di risposte, passando dalla minima alla massima contrazione.

L’intenso esercizio muscolare contribuisce all’aumento delle dimensioni delle fibre muscolari ma non del loro numero: ogni singola fibra diventa più grossa.

La stanchezza si manifesta quando i muscoli non reagiscono agli stimoli provenienti dai nervi e quindi non si contraggono; ciò può essere causato da eccessivo esercizio muscolare, da insufficiente circolazione del sangue, da mancanza di cibo e di ossigeno, o da malattia.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMer Nov 12, 2008 5:19 pm

ecco a voi la ricerca su chopin spero vi piaccia.

FREDERIC CHOPIN
Frédéric François Chopin, (Żelazowa Wola, 1º marzo 1810[3] – Parigi, 17 ottobre 1849), è stato un compositore e pianista polacco. È considerato il più grande compositore polacco ed uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi.
Fu tra i rappresentanti principali del Romanticismo e venne chiamato il poeta del pianoforte. Tuttavia nella sua musica convergono elementi di derivazione classica: l'equilibrio tra le parti, l'estrema precisione della scrittura, la perfezione stilistica.

L'infanzia
Il padre, Nicolas, nato in Francia si trasferì definitivamente in Polonia molto giovane e vi rimase per tutta la vita. Fu prima governante e dopo essersi trasferito da Żelazowa Wola a Varsavia insegnò lingua e letteratura francese in alcune scuole della capitale e amministrò infine un istituto per i figli degli aristocratici polacchi più illustri.
La madre, Justyna Krzyżanowska, amava suonare il pianoforte. Frédéric ebbe tre sorelle: Ludwika, Izabela ed Emilia (quest'ultima morì molto giovane, all'età di 14 anni). Il suo primo insegnante privato fu un ceco, Wojciech Żywny. Fu lui a scoprire il grande talento musicale del suo allievo.
Gli anni della maturità artistica
L'unica fotografia conosciuta di Frédéric Chopin del 1849, attribuita a Louis-Auguste Bisson. Sono visibili i segni della malattia.
A Parigi Chopin condusse una vita di virtuoso, componendo brani che divennero presto "di moda" e piacquero nei salotti. Fece amicizia con molti musicisti (Franz Liszt, Vincenzo Bellini, Hector Berlioz), era invitato a esibizioni private, non in quanto musicista, ma in quanto ospite e fu invitato anche a corte.
Nel 1835 si fidanzò con Maria Wodzińska, ma la famiglia di questa, dopo un apparente, iniziale favore, si mostrò contraria al matrimonio. Forse in questo rifiuto ebbe una parte importante la salute cagionevole di Chopin, tubercoloso fin dall'adolescenza; ma, secondo la maggior parte dei biografi, pesarono maggiormente ragioni di ordine prettamente economico.
Nel 1838 conobbe George Sand, più grande di lui di sei anni e si gettò nelle braccia dell' "amore compiuto" (parole di George Sand), ma ben presto il rapporto divenne nervoso e caotico. Fuggendo la gelosia del precedente amante di George, i due amanti si rifugiarono a Maiorca, stabilendosi nella Cartuja di Valdemossa, nel Nord Ovest dell'Isola, che li accolse con un tempo pessimo, mentre in Spagna continuava la guerra e la malattia di Chopin si acuiva sempre più.
Nel 1839 Chopin e George Sand tornarono in Francia. Trascorsi insieme sette anni, l'incompatibilità dei due amanti emerse inequivocabilmente quando Frédéric prese posizione sul matrimonio fallito di Solange, la figlia di George. La scrittrice lo accusò di esserle nemico e lo lasciò. Il periodo precedente alla rottura con George Sand lasciò un'impronta importante sulla creatività e sulla vita sociale di Chopin.

Ultimo periodo della vita
Dopo essersi lasciato con George Sand, Chopin cadde in una terribile depressione che molto probabilmente accelerò la sua morte. Dopo aver lasciato Nohant non compose nessun brano significativo, soltanto qualche miniatura.
Durante l'ultimo periodo della sua vita, Chopin fu assistito da una sua allieva scozzese, Jane Stirling, che insieme alla sorella Mrs. Erskine convinse Chopin a trasferirsi in Inghilterra. Ma il rigido clima inglese e la vita mondana in cui vollero trascinarlo le due scozzesi peggiorò notevolmente la salute del compositore.
Rientrato a Parigi, morì il 17 ottobre del 1849, circondato dagli intimi. Venne sepolto a Parigi nel cimitero di Père Lachaise, ma il suo cuore è conservato a Varsavia, nella Chiesa di Santa Croce.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeMer Nov 12, 2008 7:06 pm

PORCODIO diventi odioso così
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeVen Nov 14, 2008 5:22 pm

scusa perchè dovrei diventare odioso?
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeLun Dic 01, 2008 5:24 pm

comunque ragazzi ecco la ricerca di musica:

GIUSEPPE VERDI

Nato a Le Roncole, in provincia di Parma, il 10 ottobre 1813 da un oste e da una filatrice, Giuseppe Verdi manifestò precocemente il suo talento musicale. La sua formazione culturale ed umanistica avvenne soprattutto attraverso la frequentazione della ricca Biblioteca della Scuola dei Gesuiti a Busseto, tuttora in loco.

I principi della composizione musicale e della pratica strumentale gli vennero da Ferdinando Provesi, maestro dei locali Filarmonici; ma fu a Milano che avvenne la formazione della sua personalità.
L'ambiente milanese, influenzato dalla dominazione austriaca, gli fece anche conoscere il repertorio dei classici viennesi, soprattutto quello del quartetto d'archi. I rapporti con l'aristocrazia milanese e i contatti con l'ambiente teatrale decisero anche sul futuro destino del giovane compositore: dedicarsi non alla musica sacra come maestro di cappella, o alla musica strumentale, bensì in modo quasi esclusivo al teatro in musica.

La prima sua opera, nata come Rocester (1837), frutto di lunga elaborazione, e poi trasformata in Oberto, conte di San Bonifacio, venne rappresentata alla Scala il 17 novembre 1839, con esito tutto sommato soddisfacente.

L'impresario del massimo teatro milanese, Bartolomeo Merelli, gli offerse un contratto per altre due partiture: Un giorno di regno (Il finto Stanislao), opera buffa, ebbe una sola rappresentazione (5 settembre 1840), e solo con Nabucco, la cui prima ebbe luogo il 9 marzo 1842, il talento verdiano si rivelò appieno. Il modello dello spettacolo grandioso, dove la vicenda è disegnata a grandi tinte, si ripete nell'opera successiva, I lombardi alla prima crociata (Milano, Scala, 11 febbraio 1843); ed è con Ernani (Venezia, La Fenice, 9 marzo 1844) che l'esperienza drammatica si concretizza nel conflitto tra le passioni dei personaggi. Questa scelta stilistica prosegue con I due Foscari (Roma, Teatro Argentina, 3 novembre 1844), ed è ulteriormente raffinata in Alzira (Napoli, San Carlo, 12 agosto 1845). Tutte le opere della prima fase creativa verdiana si differenziano fra loro perchè in ciascuna di esse viene esplorato questo o quel particolare aspetto dell'esperienza drammatico-musicale. Così, in Giovanna d'Arco, dalla tragedia di Schiller (Milano, Scala, 15 febbraio 1845), l'elemento soprannaturale gioca un ruolo determinante nella vicenda, di nuovo attagliata soprattutto sul grandioso; mentre in Attila (Venezia, La Fenice, 17 marzo 1846) la sperimentazione riguarda tanto la spettacolarità sulla scena quanto l'organizzazione complessiva dei singoli atti che compongono la partitura. Con Macbeth (Firenze, La Pergola, 14 marzo 1847) Verdi affronta per la prima volta un modello shakespeariano, e soprattutto mette in evidenza le connessioni drammaticamente rilevanti tra momenti cruciali della vicenda, e questo con mezzi esclusivamente musicali.

A trentaquattro anni il compositore ha ormai raggiunto una fama internazionale; le sue opere si rappresentano con frequenza in tutti i teatri del mondo, e vengono commissionate dai principali teatri italiani.

Verdi, che era stato eletto deputato nel primo Parlamento italiano e che su richiesta di Cavour aveva composto l'Inno delle nazioni per l'inaugurazione dell'Esposizione universale di Londra del 1862, vide con crescente preoccupazione l'assenza di un sentimento di appartenenza nella nazione appena creata; e non cessò di additare modelli nei quali riconoscere un patrimonio culturale comune; alla morte di Rossini (13 novembre 1868) propose una Messa da Requiem, omaggio collettivo dei maestri italiani al massimo esponente dell'arte loro (1869) e, rielaborando La forza del destino, scrisse una Sinfonia la cui articolazione è modellata su quella del rossiniano Guglielmo Tell.

La creazione di Aida (Il Cairo, Teatro dell'Opera, 24 dicembre 1871), voluta come opera "nazionale" egiziana da Ismail Pascià, portò ad una originalissima interpretazione, in chiave italiana, delle esigenze spettacolari e drammatiche del grand opéra; ancora una volta in quest'opera il conflitto tra il potere e l'individuo porta all'annientamento di quest'ultimo attraverso una caleidoscopica alternanza di esperienze stilistiche, musicali e spettacolari.

Davanti al diffondersi in Italia della musica strumentale d'Oltralpe Verdi reagì componendo un Quartetto (Napoli, 1 aprile 1873) per dimostrare che sapeva combattere il "nemico" con le sue stesse armi e, alla morte di Alessandro Manzoni, decise di comporre lui stesso, sviluppando il già fatto nell'ultimo movimento della collettiva Messa per Rossini, un Requiem, che di quella composizione ritiene l'articolazione testuale e l'alternanza di spessori sonori.

La parabola artistica di Verdi si chiuse con la composizione dei tre pezzi sacri, uno Stabat Mater ed un Te Deum per coro e grande orchestra, che incorniciano la preghiera alla Vergine dall'ultimo canto della Divina commedia, affidato a quattro voci femminili soliste e, a questi tre brani venne in seguito aggiunta, all'inizio, un'Ave Maria per coro a cappella, composta precedentemente. Anche qui, come nel Requiem, le aspirazioni ad una trascendenza si alternano ad una visione pessimistica della realtà umana, la sola alla quale Verdi crede veramente. E per i musicisti anziani Verdi dà vita in Milano ad una casa di riposo che egli definirà "l'opera mia più bella".

La morte di Verdi, il 27 gennaio 1901, segna la conclusione di un'era della vita italiana; l'apoteosi del suo funerale coincide invece con l'inizio della parabola crescente della fortuna dell'opera sua, mai come oggi viva ed attuale sulle scene di tutto il mondo.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeVen Feb 06, 2009 6:28 pm

ecco a voi la ricerca di musica sul poema sinfonico forse vi potrà sembrare poco ma è tutto quello che ho trovato preso un po' da msn e wikipedia elaborati bene benino spero vi possiate godere il fatto di copiare e non lavorare lol! lol! che a tutto il resto ci pensa il vostro mattman di fiducia con una sola risposta BATIK PER TUTTI



IL POEMA SINFONICO

Il poema sinfonico è genere di musica a programma per orchestra sviluppatosi nel corso del XVIII e XIX secolo. I poemi sinfonici, solitamente in un unico movimento, sono in genere ispirati a temi tratti da dipinti, poesie, drammi, paesaggi naturali o altre fonti extramusicali. È in sintesi un particolare tipo di composizione orchestrale suddiviso o non in movimenti spesso raffigurati in modo molto chiaro: sono evidenti le immagini che il compositore vuole suggerire, attraverso il cambio di registro, di timbro e di intensità sonora. I temi possono essere ripresi letteralmente, come nella locomotiva di Pacific 231 (1923) di Arthur Honegger, o limitarsi a un richiamo non specifico ed evocativo, come in Les Préludes (1854) di Franz Liszt. Tra i musicisti che per primi propugnarono il ricorso a elementi extramusicali nella musica vi furono Hector Berlioz e Liszt, che inaugurò inoltre la definizione 'poema sinfonico'.

Il poema sinfonico è una derivazione diretta della musica a programma che fu una delle forme predilette dai musicisti romantici, come ad esempio Hector Berlioz nella sua "Sinfonia fantastica" e nell'"Aroldo in Italia".
Tra i musicisti che più svilupparono questo tipo di composizione si devono citare tra gli altri: Richard Strauss, Liszt (che ne fu in pratica l'"inventore"), Smetana, Jean Sibelius e Respighi.
Smetana in particolare compose La mia patria (1874-1879), opera in cui confluiscono ben sei poemi sinfonici.
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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeVen Feb 06, 2009 6:29 pm

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MessaggioTitolo: Re: ricerche di tutti i tipi   ricerche di tutti i tipi Icon_minitimeVen Feb 06, 2009 6:39 pm

ok mancano francese e storia chi fa francese???? oppure se non la postate mi potete prestare lunedì il quaderno e lo riporto martedì ???
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